Il coprocessore è un elemento importante per l’elaboratore perché dà una spinta alla potenza di calcolo
La storia del coprocessore è fortemente legato con lo sviluppo dell’informatica essendo un componente molto importante per l’elaborazione di funzionalità più complesse. I primi furono creati da IBM per i modelli 8086/8087 ed i Motorola nei modelli della famiglia 68000. Col tempo questi componenti si sono evoluti molto fino ad essere una
Quando si parla di coprocessore si intende un processore aggiuntivo che va a migliorare le funzionalità del processore essendo in grado di eseguire una serie di operazioni avanzate:
- operazioni aritmetiche in virgola mobile;
- l’elaborazione dei segnali;
- l’elaborazione delle stringhe;
- la crittografia;
- l’interfacciamento I/O con dispositivi e periferiche di vario tipo.
Si va quindi a parlare di due elementi in grado di operare in stretta collaborazione con la CPU. Molto spesso però il coprocessore è completamente indipente col processore potendo operare in maniera asincrona.
Il coprocessore non è comunque sempre presente all’interno della macchina poiché l’utente comune, che magari non ha bisogno di una grande potenza di calcolo, rischierebbe di pagare cifre abbastanza importanti per un prodotto di cui non ha bisogno. Proprio a tal proposito si è deciso di non inserirlo in tutti i dispositivi offrendo soluzioni molto flessibili.